Le province di Parma e Piacenza conservano importanti evidenze paleontologiche che raccontano i cambiamenti ambientali avvenuti in queste aree nel passato geologico. Tali evidenze si concentrano principalmente lungo il corso del torrente Stirone, nei comuni di Fidenza (PR), Salsomaggiore Terme (PR), Alseno (PC) e Vernasca (PC), e in Val d’Arda, nel territorio dei comuni piacentini di Castell’Arquato, Lugagnano Val d’Arda, Vernasca, Gropparello e Carpaneto Piacentino. Entrambi questi comprensori sono attualmente inclusi nel Parco dello Stirone e del Piacenziano. Il precoce e costante interesse scientifico per questi importanti affioramenti fossiliferi, riferibili a un lungo periodo di tempo in cui l’attuale Pianura Padana costituiva un ampio golfo marino, si traduce nella presenza nel territorio di numerose istituzioni museali, tra cui il Museo Geologico “G. Cortesi”, a Castell’Arquato (PC), il Museo Paleontologico “Il Mare Antico” di Salsomaggiore Terme (PR) e, nell’ambito del sistema museale dell’Ateneo parmense, la Sezione Paleontologica del Museo di Fisica e Scienze della Terra e la Collezione Paleontologica del Museo di Storia Naturale, costituita da Pellegrino Strobel.
I beni paleontologici sono tutelati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, che, ai sensi del comma 4 dell’articolo 10, include nei beni culturali: “le cose che interessano la paleontologia“, riproponendo una formulazione già presente nelle precedenti normative di tutela. Nella pratica i beni paleontologici sono, di fatto, assimilati ai beni archeologici e sono quindi soggetti alle disposizioni di cui all’art. 88 (Attività di ricerca), che riserva la possibilità di condurre ricerche al Ministero, e all’art. 90 (Scoperte fortuite), che impone a chi scopre fortuitamente beni paleontologici la denuncia del rinvenimento, entro ventiquattro ore, alla Soprintendenza o al Sindaco o all’autorità di pubblica sicurezza. Inoltre, le cose d’interesse […] paleontologico […] da chiunque e in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo sono di proprietà statale ai sensi dell’art. 826 del Codice Civile.
La tutela paleontologica è affidata alla responsabilità del funzionario paleontologo della Soprintendenza e si avvale della competenza scientifica di alcuni ispettori onorari.
Responsabile: Dott.ssa Francesca Vallè
tel. 0521-212342, VoIP: 85210.3842, e-mail: francesca.valle@cultura.gov.it
Approfondimenti
Resoconto della seduta del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici del 23 maggio 2017 inerente “Problematiche relative alla tutela dei beni paleontologici“, con audizione del Presidente della Società Paleontologica Italiana.