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Parma – Rinvenimenti archeologici di epoca romana “ex Cobianchi”

Si comunica che a partire dai primi giorni del mese di febbraio sono stati avviati, presso le stanze sotterranee del c.d. “ex Cobianchi”, poste al di sotto di piazza Garibaldi a Parma, i lavori di consolidamento strutturale dell’ex albergo diurno. Nell’ambito del primo stralcio di lavori promosso dal Comune di Parma, si interverrà solo sui locali ipogei e unicamente dal punto di vista strutturale, demandando ad un lotto successivo la rifunzionalizzazione degli spazi. Al fine di perfezionare la progettazione dei rinforzi strutturali, nell’ambito del procedimento di verifica preventiva dell’interesse archeologico previsto dal Codice dei contratti (D.Lgs. 36/2023), questa Soprintendenza ha perciò autorizzato l’esecuzione di indagini preliminari alla base dei pilastri. Ciò al fine di verificare il livello di conservazione del deposito archeologico e valutare le modalità più corrette per eseguire gli interventi di consolidamento compatibilmente con la tutela delle evidenze archeologiche presenti nel sottosuolo.

Archeologi specializzati della ditta GEA Ricerca e documentazione archeologica s.r.l. (coordinati sul campo dalla dott.ssa Cecilia Pedrelli) hanno pertanto avviato, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza (funzionario archeologo dott. Marco Podini), gli approfondimenti di scavo attorno ai pilastri. Al di sotto del piano pavimentale dell’ex albergo diurno sono emerse evidenze archeologiche di epoca romana, verosimilmente riconducibili all’area contigua allo spazio dell’antico foro di Parma. Sembra, dunque, che, quando nel lontano 1928 fu costruito il Cobianchi, gli scavi, all’epoca eseguiti per lo più manualmente, si fossero fermati alla testa della quota romana. Questo l’auspicio non solo della Soprintendenza ma anche dell’Amministrazione comunale e i primi dati di scavo appaiono abbastanza confortanti. Importantissima è stata la scoperta del punto esatto in cui è stato rinvenuto e strappato, già negli degli anni ’20 del secolo scorso, il mosaico del centauro oggi esposto nella sezione romana, recentemente riallestita, del Complesso Monumentale della Pilotta.

«Le indagini archeologiche preliminari condotte sino ad ora – dichiara la Soprintendente arch. Maria Luisa Laddago – rivelano uno scenario molto interessante, tanto che è intenzione della Soprintendenza chiedere fondi ministeriali immediatamente disponibili per proseguire queste prime ricerche. Una riscoperta che definirei “provvidenziale” per il futuro utilizzo degli spazi dell’ex Cobianchi. L’auspicio, una volta messi in sicurezza i locali ipogei, è di poter procedere, di concerto con l’Amministrazione comunale, con uno scavo estensivo dell’area non solo al fine di ottenere risposte importantissime sull’area dell’antico foro romano della città, ma anche di poter progettare insieme una valorizzazione che renda questi spazi fruibili per tutti i cittadini».

Guarda alcuni scatti del sopralluogo del 27.02.2025.

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