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Progetto Re.Arte: SICaR

Il SICaR – Sistema informativo per la documentazione georeferenziata in rete dei cantieri di restauro – è un GIS web based (vale a dire interamente funzionante online tramite l’uso di un tradizionale browser web), pensato a supporto della progettazione esecutiva degli interventi di restauro e caratterizzato dalla possibilità di georeferenziarne la documentazione vettoriale, raster e alfanumerica.

Il sistema intende rispondere all’esigenza, sempre più avvertita dai vari addetti ai lavori, di disporre di un unico strumento che, organizzando la documentazione storico-artistica e quella tecnico-scientifica, sia in grado di supportare la valutazione preventiva in termini di tempi e costi di un intervento, la sua esecuzione, la manutenzione e il successivo monitoraggio.

Il progetto, nato in prima istanza nel 2003 nell’ambito del progetto Optocantieri (promosso e finanziato dalla Regione Toscana), è stato sperimentato e sviluppato dal MiBAC a partire dal 2005 all’interno del più ampio progetto di digitalizzazione del patrimonio culturale  denominato ARTPAST, sulla base di quanto elaborato dalla Soprintendenza BAP-PSAE di Pisa in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa e le Università di Pisa e Udine. Nel 2008, a seguito dei risultati conseguiti, SICaR è stato adottato dal Ministero che, all’interno di uno specifico progetto denominato Restauri in Rete (Re.Arte*), ne ha curato la diffusione presso tutti i suoi istituti periferici.

Il sistema, che nasce per supportare la gestione e l’interpretazione delle informazioni (vettoriali, alfanumeriche e raster) acquisite nella fase progettuale di un intervento di restauro, è integralmente configurabile e accessibile via web sia in consultazione, sia in data-entry e può funzionare anche con connessioni wireless, consentendo così a tutti gli operatori di inserire i dati in tempo reale direttamente dalla loro postazione di lavoro, sia essa un laboratorio o un ponteggio.

I dati immessi possono essere uniti alla rappresentazione digitale 2D del bene, consentendo, per la prima volta, di mappare le aree oggetto di analisi direttamente in rete, su di un’immagine misurabile raster e/o vettoriale.

SICaR consente dunque di incrociare le informazioni di carattere tecnico prodotte durante il restauro (metodi, materiali e strumenti usati nell’intervento, analisi chimiche, fisiche, petrografiche, schede USM, ecc.) con i dati (testuali, iconografici, video, ecc.) relativi alla conoscenza del bene e alla sua storia (notizie generali e storiche, materiali costitutivi, tecniche di lavorazione, stato di conservazione, ecc.), mettendoli in relazione con la specifica area cui si riferiscono. In questo modo SICaR garantisce una visione unitaria delle superfici degradate, degli interventi effettuati e delle informazioni associate e permette di eseguire calcoli e statistiche di precisione, offrendo un valido supporto decisionale nella pianificazione economica e temporale dei lavori e nel successivo monitoraggio.

A cantiere concluso tutta la documentazione raccolta si trova in tal modo organizzata, archiviata e facilmente consultabile grazie alle ricerche incrociate garantite dal sistema.

Vista la particolare natura dell’applicativo interamente web based, sono state adottate, sin dalla prima fase di sviluppo, soluzioni open source, che grazie al loro elevato grado di standardizzazione e diffusione, sono in grado di assicurare longevità e interoperabilità dei contenuti del database.

L’importanza di questo sistema informativo è stata sottolineata a più riprese dal MiBAC e in particolare con la circolare n. 31 del 22.12.2011, la Direzione Generale PaBAAC ha reso obbligatorio l’uso di tale applicativo per tutti i lavori promossi e finanziati dal Ministero stesso, prevedendo in sede di capitolato un’apposita clausola relativa all’immissione dei dati in SICaR. La circolare, inoltre, auspica che ogni stazione appaltante del Ministero subordini l’emissione del certificato di pagamento dei vari SAL all’effettivo uso e popolamento del sistema informativo.

*Il progetto Re.Arte (Restauri in Rete), nato nel 2008 su volere della Direzione Generale OIF del MiBAC e sotto il coordinamento della Soprintendenza BAP-PSAE di Pisa, ha lo scopo di radicare il SICaR – ma anche ARISTOS, l’altro sistema informativo dedicato all’Archivio Informatico per la Storia della Tutela degli oggetti storico-artistici – nella gestione ordinaria dei restauri, attraverso la formazione del personale interno alle soprintendenze. Tale progetto ha altresì l’obiettivo di proseguire il popolamento dei due sistemi informativi, oltre la continua revisione delle funzionalità dei software e la definizione di un lessico controllato e normalizzato in collaborazione con gli Istituti Centrali del Ministero.

Responsabile del progetto per l’Ufficio:
Arch. Cristian Prati
Tel. 0521-212335
E-mail: cristian.prati@cultura.gov.it

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