Orari di apertura: da lunedì a venerdì 9.00 - 14.00

La Soprintendenza

La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza è stata istituita a decorrere dall’11 luglio 2016 a seguito della riforma ministeriale di cui al DM 23 gennaio 2016 (seguente il DPCM 29 agosto 2014, n. 171), che ha comportato l’accorpamento in un unico istituto della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e di parte della consorella Soprintendenza Archeologia dell’Emilia-Romagna. La Soprintendenza ha competenza sui territori delle province di Parma e Piacenza che si estendono su una superficie di circa 6.038 chilometri quadrati, pari al 41% del territorio dell’Emilia, densa di edifici monumentali, beni storici e di complessi archeologici e paesaggistici di rilevante interesse.

La Soprintendenza esercita, nel territorio di competenza, l’attività di tutela,  conservazione e valorizzazione dei beni immobili di interesse storico e artistico realizzati da oltre settanta anni, appartenenti a enti pubblici o istituti legalmente riconosciuti. L’attività si estende anche ai beni immobili appartenenti a privati, se dichiarati di interesse particolarmente importante e notificati in forma amministrativa ai proprietari con Decreto Ministeriale emanato ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e smi recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

L’art. 21 del Codice stabilisce che qualunque intervento su beni di interesse storico artistico debba essere preventivamente approvato dalla Soprintendenza, ai fini della valutazione della compatibilità con le istanze della tutela.

Nel caso di assoluta urgenza, secondo quanto disposto dall’art. 27 del Codice, possono essere effettuati interventi provvisori indispensabili (come ad esempio puntellamenti, cerchiature, transennamenti ecc.) per evitare danni al bene tutelato, purché ne sia data immediata comunicazione alla Soprintendenza, alla quale dovranno essere tempestivamente inviati i progetti degli interventi definitivi per la necessaria autorizzazione (art. 21 del Codice).

L’art. 50 del Codice stabilisce che gli interventi relativi al restauro o al distacco di affreschi, stemmi, graffiti, iscrizioni, tabernacoli e altri ornamenti di edifici, anche nel caso appartengano a privati in assenza del decreto di tutela, devono essere preventivamente autorizzati, a garanzia della loro integrità e della loro conservazione.

Alla Soprintendenza compete un’attività molto articolata che abbraccia sia i recuperi strutturali, sia il restauro di monumenti, facciate, soffitti lignei, sia la messa a norma di edifici di interesse storico-artistico. Il territorio da proteggere determina problematiche di particolare complessità e varietà. Inoltre, nel settore dei beni immobili, la tutela tende sempre di più a investire non soltanto singoli edifici, ma interi quartieri dei centri storici le cui caratteristiche siano tali da mantenere il senso della vita di un’epoca passata; mentre le radicali trasformazioni delle zone periferiche determinano la necessità di creare intorno a edifici storicamente significativi aree di rispetto, in conformità a quanto stabilito dall’art. 45 del Codice.

Ai fini della tutela dei beni culturali i funzionari della Soprintendenza svolgono una serie di compiti:

istruttoria per l’approvazione di progetti di restauro dei beni immobili vincolati, di modifiche strutturali legate alla destinazione d’uso, di messa in opera degli impianti di sicurezza in base alle normative vigenti, di restauro del patrimonio storico artistico;

verifica della corretta realizzazione degli interventi manutentivi, di conservazione e di restauro autorizzati sui beni immobili di proprietà pubblica e privata sottoposti alle disposizioni del Codice;

attività ispettiva nel territorio di competenza, per la verifica dello stato di conservazione dei beni immobili e della loro destinazione ad un uso compatibile con le caratteristiche storiche degli edifici; attivando, se necessario, la procedura per l’esecuzione di lavori particolarmente urgenti ai fini della loro conservazione;

progettazione e direzione lavori per opere di restauro su beni immobili sottoposti alle disposizioni del Codice, effettuati con finanziamenti statali.

Gli uffici della Soprintendenza, svolgono inoltre una serie di attività di servizio per il pubblico riguardanti i beni immobili tutelati ai sensi del Codice, e in particolare: forniscono informazioni e rilasciano documenti concernenti i decreti di tutela, le schede di catalogo, lo stato delle concessioni d’uso dei beni demaniali. Istruiscono le procedure per il rilascio delle certificazioni riguardanti le agevolazioni fiscali, previste dal T.U.I.R. e s.m.i; predispongono la documentazione occorrente per l’erogazione dei contributi statali previsti dagli artt. 34, 35, 36 e 37 del Codice.

La sezione vincoli, in particolare, si occupa della verifica dell’interesse culturale prevista dall’art. 12 del Codice relativamente ai beni di proprietà demaniale, di enti pubblici e enti territoriali e di persone giuridiche private senza fini di lucro, del procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale dei beni di proprietà privata, delle autorizzazioni alle alienazioni dei beni di proprietà pubblica, dell’istituto della prelazione.

La Soprintendenza svolge inoltre attività di controllo sui beni paesaggistici oggetto di tutela ai sensi degli artt. 136-142, come sottolineato dal Codice, Parte Terza, Titolo I. Tali compiti si esplicano attraverso il parere espresso dal Soprintendente nell’ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica generalmente in capo ai comuni, su delega della Regione.

Denominazione

SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI PARMA E PIACENZA

La sede

La sede dell’Istituto è situata a Parma in Piazza San Giovanni Paolo II, 5/A (già via Giambattista Bodoni n. 6), ed occupa una parte del Complesso della Pilotta

Il territorio

Il territorio di competenza della Soprintendenza è costituito dalle province di Parma e Piacenza.

Albo dei Soprintendenti Archeologia Belle Arti e Paesaggio

  • Arch. Maria Luisa Laddago, Soprintendente dal 15/11/2021
  • Arch. Corrado Azzollini, Soprintendente ad interim dal 29/11/2019 al 10/09/2021
  • Dott.ssa Giovanna Paolozzi Strozzi, Soprintendente dal 14/11/2016 al 30/09/2019
  • Arch. Gian Carlo Borellini, Soprintendente dall’11/07/2016 al 30/09/2016 (già Soprintendente Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza)

    Albo dei Soprintendenti Belle Arti e Paesaggio

  • Arch. Gian Carlo Borellini, Soprintendente dal 09/03/2015 al 10/07/2016 (già Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Parma e Piacenza)

    Albo dei Soprintendenti Beni Architettonici e Paesaggistici

    (Soprintendenza istituita con Decreto 1° febbraio 2005, pubblicato sulla G.U. n. 97 del 28/04/2005, dal 16 maggio 2005 ha iniziato la propria attività sui territori di competenza delle province di Parma e Piacenza)

  • Arch. Gian Carlo Borellini, Soprintendente dal 01/05/2013 al 08/03/2015
  • Arch. Luciano Serchia, Soprintendente dal 26/08/2009 al 30/04/2013
  • Arch. Gisella Capponi, Soprintendente dal 01/05/2009 al 25/08/2009
  • Arch. Giorgio Cozzolino, Soprintendente ad interim dal 08/02/2007 al 30/04/2009
  • Arch. Luciano Serchia, Soprintendente reggente dal 16/05/2005 al 07/02/2007

    Albo dei Soprintendenti Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici

(Elenco Direttori dell’Accademia e Soprintendenti della Pinacoteca – Reale Galleria – Galleria Nazionale)

  • Maria Utili, soprintendente da febbraio 2012 a marzo 2015
  • Giovanna Damiani, novembre 2010-marzo 2011, poi interim fino a febbraio 2012
  • Luigi Ficacci, interim marzo 2010-ottobre 2010
  • Lucia Fornari Schianchi, agosto 2006-marzo 2010
  • Giovanna Damiani, reggente da gennaio 2005 a luglio 2006
  • Lucia Fornari Schianchi, reggente 1988, soprintendente dal 1991 al 2004
  • Eugenio Riccomini, 1977-luglio 1988
  • Mazzino Fossi, 1975-1976
  • Andrea Emiliani, 1974
  • Umberto Baldini, 1973-1974
  • Augusta Ghidiglia Quintavalle, 1960-giugno 1973
  • Armando Ottaviano Quintavalle, direttore 1933, soprintendente dal 1939 al 1959
  • Antonino Sorrentino, direttore 1926-1933
  • Vittorio Moschini, funzioni d’ispettore 1925-1926, Soprintendete a Bologna, Luigi Corsini
  • Matteo Marangoni, funzioni d’ispettore 1924
  • Laudedeo Testi, direttore Reale Galleria dal 1° gennaio 1904 al 7 maggio 1924
  • On. Giovanni Mariotti, direttore Museo d’Antichità e Gallerie 1896-1904
  • Corrado Ricci, direttore Reale Galleria 1893-1896
  • Cecrope Barilli, direttore Accademia 1889-1893
  • Luigi Pigorini, 1877
  • Pietro Martini, segretario dell’Accademia 1875
  • Francesco Scaramuzza, direttore Accademia 1860-1877
  • Michele Lopez, vice presidente Accademia 1855
  • Paolo Toschi, direttore Accademia 1819-1854
  • Pietro de Lama, direttore Accademia 1812-1816

Ministero della Cultura – Disclaimer
Informativa per la privacy Dichiarazione di accessibilità
Codice IPA: BELGFF – C.F. 92130650341